L’intervista: amaro amaro

Degustiamo l’AMARO AMARO con Sorsi Aperiweb

Venerdì 30 aprile Myrsine Liquori ha partecipato all’ultimo appuntamento della stagione di Sorsi Aperiweb, con Susana Alonso, e insieme abbiamo avuto l’opportunità di gustare il nostro Amaro Amaro e raccontare qualche informazione utile sulla sua nascita e storia.

La nostra bottiglia di AMARO AMARO

Ecco delle curiosità che forse non sapevi:

  • Qual è l’origine del nome amaro amaro?
    Giovanni: Nasce nel 2017, a seguito di un progetto lungo un anno che voleva farci affacciare al mondo delle erbe officinali.
    Durante il Vinitaly, dopo aver deciso la botanica e le erbe, ci mancava il nome. Avevamo idee contrastanti, senza mai essere in accordo su un nome, nessuno ci sembrava adatto. Alla fine, una nostra collaboratrice ha esordito contro me e Cosimo con ‘’siete amaro e amaro’’; noi, immediatamente, ci siamo guardati in faccia e da li abbiamo capito che il prodotto si sarebbe chiamato amaro amaro.
  • La bottiglia ha un etichetta molto particolare, perché questa scelta stilistica?
    Volevamo una bottiglia diversa rispetto a quelle che avevamo già in commercio. Dopo un’intervista relativa al nostro progetto, l’agenzia ha dato vita alle nostre idee.
    La particolarità sono i due leoni, che richiamano ad un incisione presente nella cattedrale di San Pantaleo.
  • Quali sono i punti di forza dell’amaro amaro?
    E’ un amaro da dispensa, quindi va gustato a temperatura ambiente, in un calice largo, magari dopo averlo tenuto in mano mentre si legge un libro, si ascolta della musica o si sta in spiaggia al mare.  
  • Degustiamo amaro amaro
    Prevale la corteccia di china, dal profumo unico che crea la base, da li si struttura l’amaro. Ogni ingrediente ha un infusione separata, in modo che nessuno prevalga sull’altro ma siano equilibrati.
    Abbiamo la radice di liquirizia, si può percepire sia sentore che profumo, cotta e mescolata per tre o quattro ore e estratto l’infuso. Poi, infuso di san Giovanni, assenzio romano, arancia amara che da la parte aggrumata. Tutte insieme creano un equilibrio.
    All’assaggio possiamo gustare quello che il naso aveva promesso, ma è particolare l’assenza dell’amaro, c’è una nota dolciastra che invita ad un sorso successivo.
  • Con cosa possiamo accompagnare l’amaro amaro?
    Con la pasticceria secca. Le pabassine o con dei dolci friabili.
  • Può essere utilizzato per creare dei drink?
    Si, può essere accompagnato dal chinotto e una scorsa di arancia, creando così un long drink che potrebbe andare bene per la sera. Ma i nostri barman si sbizzarriscono anche nella creazione di altre combinazioni.

Se ti sei perso l’intervista, puoi riguardarla su facebook: https://www.facebook.com/sorsidiweb/videos/309487410782997

Myrsine liquori vi aspetta, non appena si potrà, per le visite guidate in azienda, così da immergervi nel nostro mondo, e agli aperieventi. Seguiteci per ulteriori aggiornamenti.

2 commenti

  1. Sono pienamente d’accordo sul particolare equilibrio di sapori e aromi che Myrsine è riuscito ad ottenere. Aggiungo che il sorseggiare” Amaro Amaro” , a fine pasto, dà una particolare sensazione di piacere al palato e all’olfatto che soddisfa e gratifica il gusto dello stare a tavola!

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